Coperina 2
“ROLLING VIETNAM – Radio-grafia di una guerra”
Di Nicola Gervasini
(Pacini Editore – 2010)

La guerra in Vietnam è un pezzo di storia americana lungi dall’essere metabolizzato le cui scorie sono ancora presenti nella società e nel ricordo di una stagione tragica. La visione di quegli anni ce la dà Nicola Gervasini, grande appassionato di musica e collaboratore di riviste e siti web, con un libro, “Rolling Vietnam”, che mostra in prospettiva quel periodo (tra la metà degli anni sessanta e la metà della decade successiva) non limitandosi ad un’analisi storico-musicale, già di per se interessante, ma raccontando una storia intrigante ed interessante tra fiction e realtà. Come dicono le note di (retro) copertina “Rolling Vietnam” è “un jukebox scritto e una lettura da ascoltare, attraverso le trasmissioni televisive, i film e più di cinquanta brani che hanno accompagnato la vicenda americana più controversa del secolo scorso”. Dalle radici del movimento pacifista e politico-sociale incarnato dagli Almanac Singers di Pete Seeger e Woody Guthrie fin dagli anni quaranta fino al Bruce Springsteen della poco compresa (da qualcuno) “Born In The USA” a metà anni ottanta, la storia si amplia e si sviluppa in un lasso temporale al cui interno ci sono le diverse anime di una società complessa e diversificata come quella americana, dal patriottismo più convinto e cieco, alla forte protesta che coinvolse scene musicali dal folk al rock in un contrasto sonoro notevole. Colonna sonora di quegli anni sulle immagini che per la prima volta portavano sugli schermi e sulle tavole degli americani una guerra ‘in diretta’ fu quella di Phil Ochs, di Barry McGuire, di Bob Dylan e di tutto il movimento folk la cui protesta confermò un impegno decisamente coerente e forte ma anche il mondo del rock con Jefferson Airplane e Creedence Clearwater Revival fece la sua parte. Sull’altro versante il mondo della country music con il suo istinto a preservare certezze e a mostrare il volto più ‘reazionario’ della società Usa con in primis Merle Haggard e nomi minori che però all’epoca cavalcarono l’onda più bellicosa e aggressiva come per esempio Barry Sadler, cantante e membro dell’esercito. Un libro questo che ci porta per mano, grazie al taglio intelligente ed originale, e ci aiuta a rivisitare quegli anni facendo tesoro di un periodo simbolico e di grande interesse storico con una scrittura gradevolissima e al tempo stesso profonda e nitida.(Remo Ricaldone)