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Pint & A Half è un duo formato da Tami e Duke Sheppard e propone una country music venata di folk che ha il fascino essenziale e nitido dei vecchi dagherrotipi e delle foto ‘seppiate’ che rendono intrigante la confezione di questo loro secondo disco intitolato “Boomtown Ghosts”, ispirandosi alle vecchie cittadine nate nel West americano nel corso del diciannovesimo secolo. Tami e Duke provengono proprio da una di queste, naturalmente e fortemente cambiata nel corso dei decenni ma ugualmente ricca di fascino: Salida, Colorado. La loro è una musica senza tempo il cui senso melodico e gli arrangiamenti studiati con il producer Don Richmond, contribuiscono a creare un disco da considerare tra le cose più gustose e pregnanti di quest’anno in fatto di produzioni indipendenti. “Boomtown Ghosts” è un lavoro che tematicamente rimanda agli ‘eroi di frontiera’ e a coloro che hanno scritto pagine importanti seppur apparentemente ordinarie e marginali nella Storia americana, testimoniando con semplicità disarmante quanto efficaci siano queste canzoni, tutte prettamente acustiche e tutte proposte con cristallina qualità artistica. Le voci dei protagonisti, spesso all’unisono e sempre misurate e fresche, lo splendido supporto strumentale di Don Richmond, unico ‘ospite’ a chitarra elettrica, basso, pedal steel, mandolino, organo, fiddle, banjo, viola e accordion (!!), una scrittura sicura e di grande presa con un’unica preziosa cover nella “Still Feeling Blue” di Gram Parsons sono le carte vincenti dell’album, un lavoro equilibrato e praticamente impeccabile. Dalla title-track “Boomtown Ghosts” che manifesta chiaramente gli intenti della coppia all’accoppiata pimpante e frizzante che apre il disco con “Drive Drive Drive” e “Big Creek”, la rilettura in chiave bluegrass della citata “Still Feeling Blue”, la dolce e intima “Chinook” legata fortemente al West e al vento caldo che ciclicamente lo spazza, la più elettrica “How You Pray”, “Blue Sky Earth” sintesi affascinante tra country music e sensazioni western e la poetica “The Moon And The Stars” sono a mio parere tra i momenti che rendono consigliato questo disco e che rendono meritevole un piccolo sforzo nella sua ricerca.(Remo Ricaldone)