“Bass, Drums, Guitars And Organs”, ovvero l’essenzialità di una rock band, il voler sottolineare lo spirito genuino che evita I trucchi da sala di incisione, oggi troppo spesso utilizzati per ‘ottimizzare’ prestazioni che altrimenti non raggiungerebbero gli standard minimi. Frank Migliorelli, musicista dell’area di New York, ci tiene a far emergere quell’affascinante romanticismo ‘di strada’ che si ispira melodicamente a Roy Orbison, al primo Elliott Murphy, a Southside Johnny (con cui ha condiviso il palco con i suoi The Dirt Nappers) e perché no anche agli esordi di Bruce Springsteen, quelli in cui avevano spazio rock, soul e pop in egual misura e dove convivevano certo spirito bohemienne e la forza poetica di storie metropolitane narrate con il cuore in mano. Un disco questo che coglie con grande umiltà e sincerità gli aspetti più veri dei suoni tra gli anni sessanta e i settanta, riconsegnandoceli con una freschezza e una incisività assolutamente non scontati. Basti citare, in ordine di ascolto, “When She’s Walking By Your Side” che introduce l’album con tutta l’urgenza pop-rock tipica dei sixties e chitarre elettriche squillanti e quasi ‘byrdsiane’, “I’ve Been On My Knees” che segue a ruota con fascinazioni simili seppur con ritmi diversi e “It All Falls Down On Me” che aggiunge un tocco quasi country e quella spontaneità tipica di band che nei primi settanta rilessero il grande songbook americano come Brinsley Schwarz, Matthews Southern Comfort e gli statunitensi Eggs Over Easy. Tre brillanti esempi anche di un songbook immediato e vivace e di bel talento nello snocciolare melodie godibili. Proseguendo nell’ascolto “Handful Of Rain” è una storia permeata da spirito sudista pur a parecchie miglia di distanza, un’altra melodia da ricordare, “Rafferty Train” è più meditativa e ‘pigra’ mentre “Baby Put A Dress On” rivela ancora quello spirito sixties di molte band da entrambi lati dell’Oceano. Quelle di Frank Migliorelli sono storie d’amore tutto sommato ‘ordinarie’, affascinanti però proprio per quel piglio nostalgico che nella Grande Mela (e dintorni) ha visto imporsi più di una generazione di grandi artisti, attratti dalle melodie pop, dal più classico rock’n’roll e dal soul più pregnante e convincente. E proprio guidato dall’inossidabile ritmo rock’n’roll c’è poi “Wound Up Woman” che prelude al trittico finale formato da “Someone Else’s Dream” venata da tenui inflessioni country grazie alla pedal steel di Michael Heaphy, da una “Rockin’ In The Moonlight” che swinga in modo molto divertente e da quello che a mio parere è uno dei momenti migliori, una “Former Femmes Fatales And Romeos” che rappresenta appieno la filosofia di Frank e che chiude un disco perfetto per i vostri viaggi in auto e le vostre serate estive. (Remo Ricaldone)