L’area di Boston, Massachussetts fin dai primissimi anni sessanta ha conteso al Greenwich Village di New York la palma di migliore area dove si proponeva la tradizione americana, dal folk all’old-time, dal blues al country. Negli innumerevoli locali della East Coast sono nate generazioni di grandi musicisti che hanno portato avanti i suoni più genuini di un retaggio ancora vivo e propositivo di cui Folkapotamous, duo formato da Penni Hart e Tony Trites, rappresenta una delle migliori nuove proposte. “Middle Of Nowhere” è il loro secondo disco in una carriera comune che è iniziata nel 2011 e che regala emozioni acustiche di qualità, cristalline nelle melodie, intense e personali nella scelta del materiale, in parte originale ed in parte composto da cover. Chitarre acustiche, fiddle, mandolino, leggere percussioni e grande cura nelle armonie vocali, queste sono le caratteristiche di un suono delicato, bucolico e rilassato ma che riserva alcune piacevoli sorprese nella selezione, come nella scelta di interpretare i Foo Fighters (!) in una “Times Like These” originariamente tagliente e chitarristica e qui ammorbidita e intimista nel mood, oppure dando spazio ad una spesso poco considerata ottima cantautrice come Janis Ian con una eccellente “Jesse”. “Wayfaring Stranger” tradizionale notissimo ripreso da una miriade di musicisti è qui proposto con classe e coinvolgimento mentre tra gli originali sono da ricordare l’iniziale “Road To Nowheresville”, una folk song superba, la sincopata e piacevole “Calmer Waters”, “River Slope Mine” che come nella migliore tradizione folk racconta di un tragico incidente minerario avvenuto nel 1959 in Pennsylvania, “Red Line Train” che omaggia i tanti ‘buskers’ che suonano nella stazioni della metro di Boston e la limpida melodia di “Cherish The Day” che celebra le estati del New England. Un bel disco che si pone nella più classica tradizione folk americana e la nobilita con la bravura di una coppia di artisti dalle grandi qualità.( Remo Ricaldone)