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Erica Sunshine Lee si appresta a concludere il mini tour che ha raggiunto alcune località del nord Italia . Ieri sera (8 dicembre) toccava al Cowboy’s Guest Ranch di Voghera che ancora una volta si conferma come una delle locations più adatte nel nostro Paese per questo tipo di manifestazioni. Uno show divertente, metà in acustico e metà con la band (i Dixie Party) che proponeva brani tratti dal repertorio della cantante della Georgia, passando poi per alcune covers di “evergreens” che ovviamente hanno strappato numerosi applausi. Erica è una ragazza estremamente simpatica e cordiale che sa farsi amare dal pubblico e questo è, a mio giudizio, il tratto più saliente di questa giovane singer/songwriter dal carattere solare . Musicalmente parlando, dopo l’avvio abbastanza tradizionale dei primi albums, si sta spostando verso sonorità più moderne e in sintonia con il trend di Nashville, basta ascoltare l’ultimo album per rendersene conto, ma questo probabilmente fa parte di un percorso artistico che produce ugualmente risultati più che soddisfacenti. “Sono cresciuta ascoltando vari generi musicali” racconta in conferenza stampa “da Sade ( una vera e propria passione per “Smooth Operator”) ai Guns n Roses , ma la mia strada rimane la country music che mi da la possibilità di raccontare storie interessanti che parlano di vita vissuta. Ovviamente la mia musica trae ispirazione da varie fonti (dai Led Zeppelin ai Fleetwood Mac passando per Loretta Lynn, Johnny Cash e Shania Twain) ma tra le nuove regine della musica country mi ha particolarmente colpito lo stile di Jennifer Nettles ( dei Sugarland n.d.r.)”. Lo show, come dicevamo metà acustico e metà elettrico, si è articolato attraverso un serie di brani originali tra cui Georgia For This (da The South Will Rise Again del 2014), The Bottle Ain’t Enough (da Elixir del 2016), Everyone Loves a Country Girl (sempre da The South Will Rise Again), Drinking and Driving Me Crazy (da I’m Still Me del 2012) e alcune canzoni ( Summer Fling, Mojitos, I’m A Pirate e Chase The Night) dall’ultimo cd Buried Treasure. A questi bisogna aggiungere una serie di covers molto conosciute che ovviamente hanno scaldato ulteriormente la platea del Guest Ranch. Bella voce, ottima presenza scenica, giusto senso dell’humor e voglia di fare spettacolo hanno poi completato l’opera trasformando il concerto in un momento di divertimento all’insegna della buona musica. Atmosfera giusta, ottima compagnia e country music dal vivo. What else?. (Gianluca Sitta)