“Ci sono vari filoni e modi di intendere la country music. C’è il Texas, per esempio, che rappresenta una sorta di universo a parte. Li hanno fatto la scelta, condivisibile, di promuovere gli artisti locali e tutti (radio, giornali e operatori del settore) si adoperano per raggiungere questo obiettivo. C’e Nashville, una perfetta macchina da soldi, che legittimamente porta avanti un discorso economico legato alle vendite e alle classifiche anche se questo comporta inevitabilmente la necessità di scendere a grossi compromessi. E poi ci sono quelli, come me, che hanno la fortuna di poter fare la musica che più gli piace rimanendo fedeli al proprio stile e coerenti con le proprie convinzioni artistiche” Così ha spiegato Darryl Worley in conferenza stampa prima del concerto al Voghera Country Festival, un festival che rappresenta un appuntamento fisso per tutti coloro che in Europa amano la country music.  Parlando poi del nuovo singolo Lonely Alone, Darryl ha aggiunto: “ è un brano di cui sono molto orgoglioso e che si ispira alla musica degli Eagles, uno dei miei gruppi preferiti. Il brano farà parte del nuovo cd, previsto per febbraio 2019, che comprenderà 15 brani , 8 vecchi successi e 7 brani nuovi. Definirei la mia musica di oggi-prosegue il singer di Memphis- come “country 2000” perché rimane strettamente legata ad un periodo ben preciso anche se non ho preclusioni verso il nuovo, purchè sia di valore”.  Con queste premesse era logico aspettarsi un concerto nel segno della tradizione ed infatti così è stato. Darryl  ha riproposto in versione live tutti i grandi classici del suo repertorio chiudendo ( encores a parte ) con Have You Forgotten? brano del 2003 che gli “ha creato qualche problema “ per la sua connotazione estremamente patriottica. Sostenuto da una voce stratosferica, Worley da “consumato” professionista quale è, ha tenuto il palco in maniera perfetta ed ha, senza ombra di dubbio, conquistato il pubblico di Voghera, particolarmente affamato (come quasi tutti gli Europei che amano questo genere musicale) di buona country music. Una ventina i brani proposti. Si parte con Sideways tratta del debut album Hard Rain Don’t Last pubblicato nel 2000, per poi proseguire con Good Day To Run (sempre del 2000). Una scaletta incredibile, un susseguirsi di grandi emozioni e belle canzoni.  I Miss My Friend, il nuovo singolo Lonely Alone, Family Tree, Tennessee River Run. E poi ancora Second Wind , I Need A Breather Tequila On Ice fino a giungere a Have You Forgotten? passando per Sounds Like Life ,  Messed Up In Memphis e Nothin’ But A Love Thang. Tempo ancora per gli encores e dopo un’ora e mezza abbondante, la notte magica della musica country volge purtroppo al termine. Un grande artista ma soprattutto una persona coerente con le proprie convinzioni e con il proprio stile di vita. Uno stile di vita che inevitabilmente si ripercuote anche sulle scelte musicali.  “Non vivo più a Nashville da tempo e sono tornato alla fattoria perché mi sono reso conto che proprio non ero tagliato per essere un “ragazzo di città”. (Gianluca Sitta)