the-rolling-stones-blue-and-lonesome-1 Il 2016 ci ha lasciato con tanti vuoti, una coincidenza di morti che ne ha fatto uno degli anni peggiori degli ultimi tempi in fatto di lutti, ma ha anche proposto tante cose interessanti, sia in fatto di ristampe, tributi, live albums e nuovi dischi. Sicuramente verrà ricordato per essere stato l’anno dei Rolling Stones, tornati più che mai in forma prima con un lungo tour dell’America latina culminato con lo storico concerto a Cuba del 25 marzo, fissato con il magnifico dvd “Havana Moon”, poi con la riscoperta dei concerti di vent’anni fa (era il 1995) del tour di “Stripped” e infine con lo strepitoso ritorno in studio dopo più di dieci anni con “Blue & Lonesome”, fantastico blues album in cima a tantissime classifiche di fine anno come miglior disco dell’anno. Sempre gli Stones sono stati tra i protagonisti nel deserto californiano al ‘Desert Trip’, il più importante evento rock che ha avuto luogo il 7, 8 e 9 ottobre e ha visto alternarsi Bob Dylan, Stones, Neil Young, Paul McCartney, The Who e Rogers Waters in una location affascinante e unica. Tra le ‘autocelebrazioni’ più importanti ci sono stati i tributi ad Emmylou Harris (tra l’altro avvenuto nel 2015 ma pubblicato lo scorso anno), Dr. John e Jerry Garcia (che ha tra l’altro visto l’uscita dei primissimi suoi brani, acustici e folk, con gli Hart Valley Drifters, una vera chicca), tre dischi ricchi di gemme e di apparizioni sorprendenti, tutte da godere. Tante sono state le belle conferme, dal ritorno di Tom Petty con la sua vecchia band di inizio carriera, i Mudcrutch, con il loro secondo capitolo, al disco dei Chris Robinson Brotherhood che ha fatto felici gli orfani dei Black Crowes, una delle rock bands che ci mancherà di più in questi anni, dal solido album di Van Morrison intitolato “Keep Me Singing” agli straordinari lavori di due rocker ‘culto’ che con le loro band fecero cose ottime ma non del tutto considerate dalla critica negli anni settanta, Ian Hunter (ex leader dei Mott The Hoople) con “Fingers Crossed” e Peter Wolf (a capo della J Geils Band) con “A Cure For Loneliness”. Due fulgidi esempi della classe di due tra le figure migliori della nostra musica. Finora abbiamo parlato solo di vechi nomi, di classici, ma voglio segnalare due uscite di giovani ed eccellenti band che quest’anno hanno debuttato con classe e che si sono poste come le vere nuove promesse del panorama rock: The Record Company e The Shelters. I loro dischi meritano davvero un’ascolto e con un po’ di fortuna ne sentiremo ancora parlare. 57 E’ stato anche l’anno del Nobel per la Letteratura a Bob Dylan, anno che Mr. Zimmerman ha festeggiato con un monumentale box di 36 (si, avete letto bene!) cd che comprendono tutta la storica tournèe del 1966 con The Hawks, nome che all’epoca sarebbe presto divenuto quello sinonimo di grande, grandissima musica: The Band. Proprio la band di Robbie Robertson ha pubblicato uno dei migliori box dell’anno, quello di “The Last Waltz” per il 40° anniversario dal concerto che concluse un’epoca. Sempre parlando di box quelli dei Long Ryders (“Final Wild Songs”) e Graham Parker (“These Dreams Will Never Sleep”) sono a mio parere imprescindibili per gli amanti del rock più classico e viscerale. Ancora da citare in ordine sparso, tra le tante interessanti uscite del 2016, la riedizione dei concerti dell’anno di grazia 1973 per Van Morrison con “It’s Too late To Stop Now”, il tagliente e corposo nuovo Drive-By Truckers intitolato “American Band”, ritratto tra i più validi dell’America post-Trump, divisa ed impaurita, il magnifico duetto tra Billy Bragg e Joe Henry che hanno riletto alcune tra le più belle ‘railroad songs’ del patrimonio americano in “Shine A Light”, il sorprendente lavoro di Bruce Hornsby che ha momentaneamente lasciato il piano (!!) per il dulcimer confezionando un sopraffino “Rehab Reunion”, l’ottimo blues album di David Bromberg “The Blues, The Whole Blues, Nothing But The Blues” che sancisce il definitivo ritorno del musicista della Pennsylvania, il canto del cigno di Leonard Cohen con l’ispiratissimo “You Want It Darker” e tante, tantissime altre cose che hanno allietato il 2016. E intanto il 2017 incalza……buon ascolto!!!(Remo Ricaldone)